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Lepidottero appartenente alla famiglia dei Gelechidi, segnalata in Italia all’inizio del 2009, Tuta absoluta, meglio nota come tignola del pomodoro, rappresenta un pericolo per i danni arrecati soprattutto a pomodoro, sia su frutti che foglie e fusti, ma anche su melanzana, peperone e patata.

Negli ultimi anni è diventato un problema sempre più importante per la coltivazione del pomodoro, soprattutto per l’ampliamento del ciclo biologico, che ha portato ad un anticipo di alcuni giorni nella comparsa dei danni primaverili causati dalle larve.

Ciò ha reso più problematica la sua gestione per la necessità di saper intervenire in modo tempestivo, sia nelle modalità di prevenzione che di difesa.

La giovane larva è inizialmente di colore verde, poi con striature rossastre, misura 7-8 millimetri a sviluppo completo (4 stadi larvali). L’adulto è una farfallina grigia con striature giallastre lunga circa 6 millimetri.

Ciclo biologico

La femmina depone le uova sulla pagina inferiore delle foglie, in numero che mediamente è superiore a 200 per femmina; dopo circa 5-10 giorni, in base alle temperature, nascono le larve che iniziano la loro attività provocando la formazione di mine fogliari, completano il loro sviluppo attraverso 4 stadi, per poi incrisalidarsi dopo circa 2- 3 settimane, in base alle temperature. Dalla pupa allo sfarfallamento degli adulti occorrono ancora 6-15 giorni. In un anno possono susseguirsi oltre 10 generazioni, nei paesi d’origine e anche in Italia, in base alle condizioni climatiche, possiamo avere un elevato numero di generazioni, che rende difficile la gestione della programmazione della difesa, anche per la contemporanea presenza di più fasi del ciclo biologico: uova, larve, pupe, adulti. Sverna generalmente come crisalide nel terreno e l’adulto sfarfalla alla fine della primavera.

Trappola per la cattura degli adulti, attivata con feromoni specifici

Sintomi

I sintomi sono dati dall’attività di nutrimento delle larve: mine a chiazze, sia sulle foglie che sui sepali del calice dei fiori, così come sulla superficie delle bacche sia immature che in via di maturazione. Questi danni possono provocare la caduta delle bacche stesse prima della maturazione, o bacche con sintomi, generalmente fori e gallerie che ne riducono la qualità e la commercializzazione.

Difesa

La gestione della difesa può essere attuata con sistemi di tipo integrato, utilizzando le trappole per la cattura degli adulti, attivate con feromone femminile. Il posizionamento delle trappole a inizio infestazione permette una cattura precoce che rappresenta il miglior metodo di prevenzione, in grado di fornire un’indicazione dell’entità dell’infestazione e di conseguenza le indicazioni sui tempi utili per i trattamenti. Considerando infatti il numero e l’andamento della popolazione degli adulti catturati dalle trappole sarà possibile prevedere i tempi delle fasi successive del ciclo biologico. E’ possibile anche la lotta biologica, con il lancio del predatore Nesidiocoris tenuis, appartenente alla famiglia dei miridi.

Senza citare in questa sede i prodotti a base di principi attivi chimici, le cui registrazioni sono spesso oggetto di continuo aggiornamento, un’informazione che ritengo possa essere utile è la possibilità di agire biologicamente. È infatti possibile utilizzare prodotti, regolarmente registrati su alcune colture, che contengono il batterio Bacillus amyloliquefaciens, un microorganismo efficace nel contenere Botrytis cinerea e altri patogeni fungini, anche agenti di malattie radicali e del colletto.